Jaguar E-Type

Un lavoro di ripristino iniziato con un colpo di fulmine

Intervento

Impossibile non innamorarsi immediatamente di questa stupenda automobile dal design mozzafiato: mettendosi al posto di guida o aprendo l’iconico cofano allungato, l’impressione è quella di trovarsi di fronte a un’opera d’arte. E sì, il colpo di fulmine è scoccato anche per questa precisa vecchia signora del ’61, dal carattere esuberante oggi come allora. Ma si sa, gli anni hanno lasciato il segno anche su questo bolide, presentato al mondo come l’auto di serie più veloce dell’epoca.

Quando è entrata nella nostra officina, questa Jaguar E-Type lamentava perdite di liquido refrigerante, perdite di olio motore, un motore dedito al borbottamento nonché una lunga serie di anomalie all’impianto elettrico. Il fascino di quella che persino Enzo Ferrari definì come “l’auto più bella mai realizzata” era intatto, mentre il piacere di guida era sul punto di essere perduto.

Ci siamo per questo messi al lavoro per un restauro completo della meccanica e della parte elettrica del veicolo, con un’attenzione pari a quella prestata dai restauratori del David di Michelangelo. Il motore è stato completamente rinfrescato, contemplando il ripristino della rugosità dei cilindri, la sostituzione delle fasce elastiche, la revisione della testata e dei carburatori, nonché la sostituzione della linea carburante: le perdite, così come lo stanco borbottio del propulsore, sono diventate un ricordo del passato. Abbiamo poi messo mano al cambio, smontato completamente per controllare e sostituire laddove necessario i precarichi dei cuscinetti, nonché per sostituire i paraoli. Non sono scampate al lavoro di restauro della Jaguar nemmeno le sospensioni, con la sabbiatura e la verniciatura dei trapezi e con la sostituzione di silentblock e le nocciole. Con un motore rimesso a nuovo non si poteva ovviamente trascurare l’impianto frenante, con revisione di pinze e pompa; i problemi elettrici sono stati eliminati con la sostituzione dell’impianto elettrico del cruscotto, per terminare infine con la sostituzione del tunnel centrale, decisamente usurato.

Restaurare questa Jaguar E-Type è stata una sfida, un’avventura e un grande onore: ora è tornata a essere l’auto ammirata e invidiata che era sessant’anni fa.

 

UNA LEGGENDA CHE NON SMETTE MAI DI STUPIRE (E DI INTRIGARE)

È stata l’auto di Diabolik. Ma anche, solo per citarne alcuni, di George Best, di Steve McQueen, di Brigitte Bardot e di Tony Curtis. La Jaguar E-Type fece infatti strage di cuori anche e soprattutto oltreoceano, dove oltre alla linea sinuosa e inedita ci si innamorò, inevitabilmente, del motore a 6 cilindri in linea bialbero, capace di vincere – quasi intoccato – anche a Le Mans.

Chi come noi è ormai abituato a restaurare auto d’epoca non può che essere rapito dalle tante innovazioni che si trovano in questo modello: parliamo del telaio monoscocca, dei freni a disco su tutte e quattro le ruote, nonché delle sospensioni indipendenti al posteriore, laddove invece all’anteriore troviamo una soluzione a doppio quadrilatero, sofisticata anche per i canoni attuali. Tutti i restauri effettuati nella nostra officina hanno lasciato il segno: il restauro della Jaguar E-Type, però, avrà sempre un posto speciale, nel nostro ricco portfolio come nei nostri cuori.