Lancia Delta HF Integrale Evoluzione

La regina incontrastata del mondo Rally ritrova l'arroganza perduta

Intervento

Chi ne ha guidata una non se lo scorda. Modello leggendario ai limiti del sacro, testimone su quattro ruote della genialità nonché dell’audacia italiane in fatto di motorsport, la Lancia Delta HF Integrale Evoluzione è stata per anni regina del mondo rally. Forte dei suoi 6 titoli consecutivi nei campionati mondiali, è oggi presenza indelebile nell’Olimpo dei motori, che al solo ricordo fa sudare le mani a parecchi.

Di macchine così – lo hanno detto in tantissimi, e tanti altri si sono limitati a pensarlo – non ne fanno più. Per questo motivo le Delta Evo che sono ancora tra di noi vanno trattate con tutto il rispetto e l’adorazione che meritano. Questa Delta Evo 1 del ’91, nello specifico, di cure negli ultimi anni non ne aveva ricevute un granché. A guardare la regina piena di rattoppi meccanici ed elettrici, uniti ai diversi problemi insorti negli anni, ci si è dapprima stretto un po’ il cuore. Ma è stato un attimo: un momento dopo eravamo già nel cofano per iniziare il lavoro di restauro, per riportare il veicolo allo stato di fabbrica, così come richiesto dal cliente.

Sapevamo che il motore aveva perso brillantezza, e che presentava ingenti trafilazioni e perdite di liquidi. In poco tempo abbiamo poi scoperto che la fiacchezza del motore era dovuta a una compressione scarsa, e che a questa particolare regina mancava ormai una delle caratteristiche che l’avevano resa così famosa: ci riferiamo ovviamente all’arrogante “calcio nella schiena” del turbo, che sferzava piloti e atterriti passeggeri allorché la lancetta del contagiri raggiungeva quota 3.000

Individuati i sintomi e le cause, ci siamo messi al lavoro, raccogliendo i necessari componenti originali per dar voce al valore storico del mezzo. Abbiamo iniziato con il restauro completo del gruppo powertrain, svuotando la scocca dalla meccanica: il mezzo, così denudato, è stato portato in carrozzeria, per un bel trattamento antiage.

Una volta revisionati cambio, differenziale, transfer e gruppo sospensioni ci siamo dedicati al motore, rimesso a nuovo attraverso la sostituzione di fasce elastiche, pistoni, bronzine e albero motore, ovvero dei principali colpevoli, loro malgrado, del problema di compressione e delle prestazioni tutt’altro che brillanti. Per ingagliardire la spinta e riportarla al suo splendore abbiamo poi revisionato la turbina, che oggi lavora come sua maestà Delta comandava e comanda.

Le ultime attenzioni sono state dedicate all’impianto elettrico, completamente rimesso a nuovo per eliminare il continuo accendersi e spegnersi casuale e sconcertante delle spie a livello del cruscotto, nonché per dare un taglio ai singhiozzi del motore in fase di accelerazione.

Quello che ha vissuto questo Deltone è stato di fatto un viaggio indietro nel tempo, per tornare a essere la belva muscolosa e aggressiva che tutti conosciamo.

 

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La storia di queste icone nacque da delle Delta decisamente tranquille, pensate per ospitare dei propulsori di cilindrata compresa tra l’1.2 e l’1.5. Le successive Lancia Delta Integrale, quelle iridate e invidiate, vantavano però motori 2.0 sovralimentati con trazione 4×4. Le dimensioni del propulsore, quindi, erano aumentate vertiginosamente, ma il vano motore non era variato rispetto al progetto originale. E questo non mancò di causare qualche piccolo problema, a partire dallo sfregamento dei manicotti dell’acqua, il cui destino non poteva che essere, di conseguenza, quello di lacerarsi. Conoscendo questo difetto abbiamo usato dei manicotti siliconici molto più resistenti, normalmente usati per le competizioni.

E ancora, le spazio vitale ridotto in cui ruggisce il motore del Deltone porta inevitabilmente all’aumento delle temperature: per questo abbiamo optato per la ceramicatura dei collettori, della chiocciola della turbina e della parte iniziale dello scarico, così da avere – come accade con la bendatura – un maggiore isolamento del calore.